Obiettivi e attività

Il percorso ha avuto l’obiettivo di gettare un ponte tra il mondo della scuola e quello del terzo settore nel campo dell’educazione e dell’apprendimento, proponendo ai ragazzi un confronto tra più punti di vista, che avesse quale ipotesi di lavoro anche la costituzione di un nuovo ente del terzo settore. I ragazzi delle due classi liceali coinvolte hanno così partecipato ad un percorso che, da un lato, ha voluto approfondire il tema dell’educazione peer-to-peer e dell’integrazione delle attività curriculari con esperienze educative non formali, mettendo a confronto il Campus interno alla scuola con una realtà esterna di sostegno scolastico presente nella città di Novara; dall’altro lato, ha lavorato attivamente all’ipotesi di costituzione di un’associazione di studenti ed ex studenti che sostenga le attività del Campus e dell’Istituto, esplorando la normativa sul terzo settore grazie al contatto diretto con il locale Centro Servizi Volontariato.

Docufilm

Il docufilm “Apprendere nella comunità: un percorso tra scuola e volontariato novarese” racconta, attraverso la voce dei diversi protagonisti, il percorso di conoscenza e di riflessione svolto dai ragazzi durante l’esperienza di comunità. Ciascuno dei diversi protagonisti, opportunamente stimolato dalle domande elaborate e poste dai ragazzi stessi, non parla soltanto di sé e delle proprie conoscenze/esperienze/finalità, ma esplicita il proprio ruolo nel percorso. Per un verso, emerge come l’esperienza abbia rappresentato una prova di riflessività che, la scuola è sempre più chiamata a fare su sé stessa, sui propri obiettivi e sulla sua missione/vocazione, coinvolgendo tutte le componenti (docenti, studenti, personale, dirigenza, famiglie, attori esterni che collaborano con la scuola). Per altro verso, sia la realtà del Campus sia la futura associazione “Amici del Convitto” raccontate nel docufilm sembrerebbero ispirate a un’unica medesima matrice, a una strategia comune, che è quella di una scuola che vuole essere e fare comunità, al fine di offrire nuove e migliori opportunità per la crescita e la formazione di competenze dei ragazzi: si tratta di un modello di comunità certamente inclusivo ma anche e soprattutto responsabilizzante, all’interno della quale ciascuno ha un compito, una responsabilità nei confronti sia di sé stessi sia degli altri.